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Torre residenziale
Via Fortunato Stella

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Dall'industria allo spazio pubblico

Il progetto basa la sua configurazione su un attento studio del contesto di Greco e l’assetto urbano del lotto compreso tra la via Privata Felice Romani e la Via Privata Fortunato Stella. Il lotto si presenta continuo e allineato al fronte strada, variando in altezza a seconda della destinazione d’uso degli immobili esistenti, suddivisi tra le funzioni residenziali e industriali.

L’area vede lo sviluppo della funzione residenziale privata su via Fortunato Stella, mentre su via Felice Romani si progetta per soddisfare le opere di urbanizzazione ad area parco.
L’intervento è caratterizzato da un’unità progettuale, che vede la definizione degli spazi aperti e delle aree verdi, come sistema di relazione e continuità tra le parti, formando un impianto planimetrico unitario.

Sulla via Fortunato Stella i volumi sono tutti disposti longitudinalmente con il lato corto rivolto alla via.
Questa caratteristica ha portato ad un’ipotesi progettuale che rispetta questa configurazione, definendo il volume principale a torre allungata arretrato rispetto alla strada, con il prospetto del lato corto rivolto sulla suddetta. Per rispettare invece l’andamento continuo del prospetto, si prevede la costruzione di un volume secondario, il cui prolungamento murario va a chiudere la cortina del lotto urbano definendo l’ingresso pedonale della torre ed enfatizzando la soglia attraverso un arretramento in facciata.

I
volumi dell’edificio si differenziano per tonalità di colore delle finiture tra piano terra e primo e piani superiori. Difatti su tutte le facciate, anche il volume della torre si presenta con lo stesso aspetto del volume affacciato sulla via Fortunato Stella, sulle tonalità del grigio chiaro della pietra di Ceppo d’Adda, mentre dai piani superiori, vengono definite le tonalità sul bianco sporco per le facciate arretrate e sul bianco per le terrazze e i pilastri.

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In planimetria viene effettuata una operazione di sottrazione volumetrica, il rettangolo viene scavato verso l’interno, per garantire sul lato lungo un doppio affaccio anche al vano ascensore, favorendo l’illuminazione e l’impianto distributivo, anche nei casi di pericolo.

Questa operazione permette di generare un gioco di posizionamento di facciata da cui ne risulti maggiore privacy e suddivisione degli spazi interni e delle terrazze. I volumi delle terrazze sono  composti da una maglia di pilastri alternati su un modulo 1-1-3-5 che permette di ottenere maggiore leggerezza, nonostante l’altezza dell’edificio.

Gli appartamenti godono di almeno una doppia esposizione, per favorire la vivibilità e garantire le condizioni di comfort. Tutti gli appartamenti sono dotati di una o due terrazze, mentre le abitazioni al piano terra sono dotate di un giardino privato che garantisce la privacy rispetto alle sistemazioni esterne del piano terreno.

La diagonale sulla facciata lunga conferisce all’edificio un aspetto alleggerito, enfatizzando la sua verticalità, così da rispettare le caratteristiche costruttive storiche milanesi. Il progetto si instaura nel contesto relazionandosi con gli edifici alti del contesto, non creando un elemento impattante su ciò che lo circonda. Si evidenzia come l’opera di parco pubblico diventa un ulteriore elemento di miglioramento delle condizioni del quartiere.

Sulla via Felice Romani verranno demoliti i capannoni industriali e lasciato spazio ad un nuovo intervento di cessione a spazio pubblico su un’area di 1032 mq. Per queste opere si ipotizza la progettazione di un parco pubblico. Dall’analisi dello stato di fatto si ritiene fondamentale generare un servizio di prossimità per aumentare l’apparato degli spazi condivisi per gli abitanti del quartiere.
 
La piazza viene pensata come un grande spazio aperto pavimenta, nella quale un filare d’alberi fa da quinta e da protezione rispetto al confine Nord-Est del lotto, creando una continuità ecologica, visiva e fisica con il filare del lotto residenziale.
In aggiunta a questo capitale naturale vengono pensati degli alberi sparsi posti su asole ellittiche, i quali possano definire delle aree ombreggiate, predisponendo poi delle sedute sparse nelle loro vicinanze. 
 
Sono poi definite 3 aree funzionali differenziate, per l'uso di tutti, dai giovani agli anziani. Di fatto due aree ellissoidali, definite da una diversa pavimentazione sono suddivise in un’area attrezzata con tavolini e un’area giochi, posta più all’interno a protezione dei giovani e bambini.

Le due aree sono separate da una asola verde in elevato, in modo da creare una collina inverdita con alberi di terza grandezza e arbusti, così da definire una barriera visiva e privilegiare la privacy e la sicurezza. Per finire, le pareti del lotto confinante sono pensate per essere dipinte dai graffiti, per fare si che questo aspetto non crei una condizione di degrado, in fase realizzativa viene pensata la realizzazione di murales di artisti di street art in modo da creare un landmark nell’area.
 

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Dettagli
Intervento: Ristrutturazione edilizia
Fase: Definitiva
Architetto: Patrizio Cimino
Colleghi:  Alessandra Canciello

Renders
Stefano Buttinoni

Antonio Piga

Contatti


m: +39 348 8148321
e: a-piga@outlook.it

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Antonio Piga

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